capisco i vostri punti di vista ma la magia era presente fin dal primo libro, dove veniva solamente accennata parlando di personaggi di Essos e sopratutto di Asshai delle ombre e Valyria. ripeto era solo accennato ma si capisce che esiste una “dimensione magica” del racconto.
nel secondo libro sin dal prologo e proprio parlando di Melisandre è reso palese se non evidente (non è morta per il veleno di Cressen così, perchè ha un forte sistema immunitario?!?!?!).
senza parlare dei continui racconti delle origini di Westeros, i sogni lupo-Stark che alcuni di voi hanno accennato, la nascita dei draghi…
anche io preferisco il Martin che ricorre ai sotterfugi e alle strategie politiche, ciò che amo di più dei suoi romanzi è proprio la poca magia presente (che invece ha fatto il successo di altri romanzi simili) ma è innegabile sin dall’inizio che vi è una componente magica del racconto, non possiamo inventarci un romanzo che non esiste…
vi chiedete perchè uccidere un Re che ha praticamente vinto??? beh, e come avrebbe dovuto far usare la magia??? per aiutare Arya a spazzare Harrenal??? tanto valeva limitare il ruolo di Melisandre a semplice fanatico…